Il
ministero prevede 30 giorni per visite e 60 per esami diagnostici. Invece le
liste di attesa sono quelle in tabella. Così 11 milioni di italiani rinunciano alle
terapie a causa dei tempi lunghi e nell'impossibilità di
pagare le visite private o in intramoenia. Così prevenzione e diagnosi tempestiva saltano.
Salta il principio costituzionale di uguaglianza dei cittadini rispetto alla cura.
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