Ma cosa avranno visto di così
scabroso quegli
insegnanti che hanno vietato la visione del cortometraggio “
Senza… peccato” ai ragazzi delle scuole superiori? E se invece di attuare
censure come questa, la scuola tornasse a educare i ragazzi su come vivere i sentimenti e le passioni, non sarebbe questo il modo migliore per poter interpretare il
desiderio di amare e di essere amati, da parte di persone come il protagonista di “Senza… peccato”? Quella censura sì, che è un
peccato!(
continua...)
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