Il Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente ha aperto un
fascicolo. Possibile danno sotto il profilo sanitario ambientale, disperdendo la
radioattività nel terreno e mettendo in pericolo anche l’importante
falda acquifera sottostante che, tra l’altro, alimenta i pozzi del più esteso acquedotto del Piemonte, l’Acquedotto del Monferrato, collocati a circa un chilometro a valle.
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