I due direttori, Roberto Gilardendo e Massimo Mathis, vogliono entrambi il Premio Attila 2016. Puntano al peggio: sulla censura della questione ambientale più critica della provincia, cioè Solvay.
Piuttosto che fare la gara a chi ne parla di meno, hanno pattuito di
non scriverne affatto e vincere ex aequo. Ultimo esempio: il silenzio
della denuncia di Medicina democratica sui veleni nell’acqua e nel sangue, pubblicata invece da tutti gli altri giornali, anche nazionali. Clicca qui.
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