giovedì 5 aprile 2018

Morti bianche: non servono comunicati indignati, né Primi maggio, bensì lotte nelle fabbriche e nei territori.


Tornano a crescere le vittime sul lavoro. Soprattutto extracomunitari, ultrasessantenni, precari. Quasi metà neppure ricevono l’indennizzo economico. Senza contare che l’Inail neppure registra tutti gli infortuni. Sempre peggio le ispezioni e i controlli pubblici (Jobs Act).

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