La posizione della Sezione
dovrebbe, avrebbe dovuto, essere la determinante in quanto è la
Sezione,
non altri, che sul territorio per 40 anni, pagando salati prezzi
personali, ha condotto le lotte denunciando ripetutamente gli
inquinamenti e le
vittime degli
inquinamenti, a cominciare dall’avvelenamento doloso delle falde, e
proponendo invano agli Enti locali gli strumenti per contrastarli ed
eliminarli, tramite l’
Osservatorio ambientale della Fraschetta. L’approdo del processo in
Corte di Assise
non è stato altro che un risultato delle lotte della Sezione di
Alessandria, non di altri. Perciò la Sezione ritiene di essere l’unica
ad avere legittimo titolo storico a pronunciarsi sul merito della
sciagurata sentenza di primo grado e sull’appello. Non ha purtroppo la
Sezione titolo giuridico per
impugnare la sentenza, il quale compete al presidente che invece non farà opposizione.
Lino Balza,
in quanto parte lesa, ha titolo di esercitare il ricorso, e infatti lo
farà, revocando il mandato all’avv. Laura Mara. Ad Alessandria, e non
solo, Lino Balza è pur sempre l’
identificazione
quarantennale di Medicina democratica e tale resterà: speriamo sia
sufficiente a salvaguardare l’immagine e la prospettiva
dell’Associazione. (
continua)
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