Reintroduzione dell’art. 18 a
tutte le aziende con più di 5 dipendenti (prima erano 15): reintegro
del dipendente licenziato senza giusta causa (sotto i 5 dipendenti non
automatico ma a discrezione del giudice). Abrogazione dei voucher
per prestazioni di lavoro saltuarie o accessorie quali forme di
sfruttamento e lavoro nero. Abrogazione delle norme che limitano la
responsabilità solidale degli appalti affinchè nel fenomeno dei
subappalti le responsabilità giuridiche ed economiche ricadano sempre
sulla impresa appaltante.
Inoltre i referendum (3 milioni e 300 mila firme) sono accompagnati da una proposta di legge popolare (un milione di firme): Carta dei diritti universali del lavoro,
che aggiorna lo Statuto dei lavoratori (1970), in nome di un principio
di uguaglianza che non tuteli solo i lavoratori pubblici e privati, ma
anche i parasubordinati, veri o finti autonomi, professionisti atipici,
flessibili e precari. Data prevista per il voto: primavera 2017, occorre partire al più presto con i Comitati locali.
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