Se l’Unità Spinale è stata il suo più grande successo, non vanno
dimenticate le altre campagne di sensibilizzazione che la videro
protagonista: barriere architettoniche, lavoro, vita indipendente.
Contribuì alla nascita del CIVIC (Centro Internazionale Vacanza e Incontri Culturali) sull’handicap, e fu tra le fondatrici di Medicina Democratica,
movimento di lotta per la salute. Fu inoltre grazie a lei e alle
testimonianze di uomini e donne paraplegici, che alla fine degli Anni
Settanta si iniziò a parlare di sessualità e disabilità. Gabriella ci ha
lasciati nell’aprile del 2015 con un progetto nel cassetto: “Casa
Gabriella”, una struttura adiacente al CTO di Firenze che completerebbe
il percorso terapeutico dell’Unità spinale: un luogo destinato al
recupero e al mantenimento, in grado di accompagnare le persone con
paraplegia e tetraplegia nell’arco di tutta l’esistenza, fino al
naturale invecchiamento, quando è difficile trovare assistenza sanitaria
specializzata nelle normali case di riposo. (continua...)
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