venerdì 27 gennaio 2017

Trasformare l'Olocausto in una risorsa politica serve ad Israele in primo luogo nella lotta contro i palestinesi.

Quando su un piatto della bilancia c'è l'Olocausto, insieme alla coscienza (giustamente) colpevole dell'Occidente, l'espulsione dei palestinesi dalla loro terra, nel '48, è minimizzata ed offuscata ... Separare il genocidio del popolo ebraico dal contesto storico del nazismo e dal suo scopo di uccidere e soggiogare, e dalla serie di genocidi perpetrati dall'uomo bianco fuori d'Europa, ha creato una gerarchia fra le vittime, in cima alle quali stiamo noi. I ricercatori sull'Olocausto e l'antisemitismo cercano balbettando le parole, quando a Hebron lo stato porta avanti la pulizia etnica tramite i propri emissari, i coloni, e ignorano le enclave ed il regime di separazione che sta instaurando. Si denuncia come antisemita, se non come negatore dell'Olocausto, chiunque critica le politiche israeliane verso i palestinesi “. (Amira Hass, giornalista israeliana)

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.