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giovedì 20 dicembre 2018
XIV Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano.
Continuano i superamenti del PM10 nelle città italiane. È ancora pericolo frane e alluvioni. Si rafforza lo sharing mobility. Sono i risultati dell’edizione 2018 del Rapporto ISPRA-SNPA “Qualità dell’Ambiente Urbano”, presentato al Senato. Il lavoro, cheanalizza l’ambiente in 120 città e 14 aree metropolitane, quest’anno dedica il focus alle esperienze innovative … LEGGI L'ARTICOLO
martedì 6 novembre 2018
Il Paese sull'orlo di un precipizio idrogeologico.
Il “Rapporto sul Dissesto idrogeologico 2018”, redatto dall’Istituto Superiore per la Protezione Ambientale (Ispra), così conclude: “L’Italia è un paese ad alto rischio di dissesto idrogeologico. Frane e alluvioni dovrebbero essere la nostra prima preoccupazione: la sicurezza del territorio dovrebbe essere la priorità, per l’economia e per la salvaguardia delle stesse popolazioni e dell’ambiente”. Clicca qui Marco Bersani.
sabato 21 luglio 2018
Repubblica fondata su cemento e asfalto: 23.062 kmq, il 7,65% della superficie totale del Paese.
Record a Monza: 41%. Sotto il 3% il Verbano-Cusio-Ossola (2,85%), Matera (2,87%), Nuoro (2,89%) e Aosta (2,91%). Clicca qui Luca Martinelli.
domenica 8 luglio 2018
II glifosato e gli interferenti endocrini diminuiscono l'intelligenza.
Il glifosato, che quotidianamente assumiamo come residuo dai prodotti OGM ( carne, cereali, soia ecc.), noto come cancerogeno, è considerato un interferente endocrino. come il suo metabolita AMPA, entrambi presenti sia nelle acque superficiali che profonde, laddove siano stati cercati, come in Lombardia e Toscana (vedi rapporto ISPRA sui pesticidi nelle acque).
Clicca qui José Eli da Veiga.
Clicca qui José Eli da Veiga.
domenica 3 giugno 2018
Il PFOA di Solvay e Miteni alla foce del Po. Occhi aperti dall'Ispra.
Gli scarichi provengono da Spinetta Marengo e Trissino. “Sono interferenti endocrini che persistono a lungo nell’ambiente e agiscono sui meccanismi biologici anche in dosi minime”: allerta di Alessandro Bratti, neo direttore dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale: clicca qui. L’allarme partì nei primi anni 2000 con la denuncia e la campagna nazionale della Sezione provinciale di Alessandria di Medicina democratica, che portò all’eliminazione del Pfoa nello stabilimento piemontese.
domenica 20 maggio 2018
Ispra, la quantità di pesticidi nelle acque italiane continua ad aumentare.
Sia superficiali che sotterranee, il glifosato è tra questi. Clicca qui
sabato 26 settembre 2015
Fusti e manufatti interrati sotto Fabbricazioni Nucleari a Bosco Marengo.
Ne avevamo denunciato la presenza anche con esposto alla Magistratura: clicca qui. Sogin, Arpa, Ispra ci dormono sopra. Non avviata la bonifica.
Clicca qui La Stampa "Necessarie altre analisi chimiche e radiochimiche".
Clicca qui La Stampa "Necessarie altre analisi chimiche e radiochimiche".
domenica 22 giugno 2014
Il deposito nucleare di Bosco Marengo non possiede minimamente i requisiti di sicurezza.
Clicca qui la guida tecnica dell’Ispra che prescrive i criteri per la localizzazione di un impianto di smaltimento superficiale di rifiuti radioattivi a bassa e media attività.
sabato 5 aprile 2014
Chi rompe NON paga e i cocci NON sono suoi. Solvay non vuole pagare il danno ambientale, la bonifica, i risarcimenti alle vittime. E volano gli stracci con Ausimont. Ci godono i consulenti d’oro. E i PR.
Solvay si era spaventata. Il Ministero dell’Ambiente (ISPRA) aveva stimato provvisoriamente un acconto di 51 milioni di euro come prima valutazione del danno ambientale di Spinetta Marengo. Nel conto finale quei milioni possono dunque diventare miliardi... clicca qui per continuare a leggere.
Clicca qui Pennatagliente "Udienza del 2 aprile 2014 con riferimento alla consulenza di Luca Prosperetti"
Clicca qui La Stampa "Bonifica in ritardo per l'Ausimont"
Clicca qui Pennatagliente "Udienza del 2 aprile 2014 con riferimento alla consulenza di Luca Prosperetti"
Clicca qui La Stampa "Bonifica in ritardo per l'Ausimont"
sabato 22 marzo 2014
Aumenta il debito allo Stato di Ausimont e Solvay per il disastro ecologico di Spinetta Marengo.
Dopo quelli già stimati in 51 milioni di euro, l’ISPRA aggiungerà una valutazione degli altri danni ambientali: falda profonda, Bormida, ecosistemi e salute pubblica, risarcimenti per patologie e decessi, indagini epidemiologiche, spese Pubblica Amministrazione e Servizio Sanitario Nazionale.
Clicca qui per continuare a leggere.
Clicca qui Il Piccolo "Valutazione supplementare del danno ambientale"
Clicca qui La Stampa "Inquinamento chimico. Chi pagherà?"
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