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domenica 12 gennaio 2014
L'Italcementi dà per scontata l'autorizzazione della Provincia.
Il Comitato dei residenti si era opposto all’utilizzo delle “ceneri volanti” per il rischio diossina e la Cementir di Arquata Scrivia aveva rinunciato. Ora torna alla carica l’Italcementi a Novi Ligure con il progetto presentato alla Provincia –ancora privo di Valutazione di impatto ambientale- per produrre cemento usando nella macinazione 70 mila tonnellate annue di ceneri di carbone e lignite provenienti dai filtri delle centrali a carbone.
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